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martedì 2 ottobre 2012

Dello Spirito Santo, ovvero dell Santo Spiritoso #12

Storia di Gesù e la contemplazione del creato.

Gesù, un giorno, interrogato il Padre su quale fosse il modo migliore per onorarlo, ebbe come risposta 'Amare il prossimo e contemplare il Creato'.
Gesù pensò a lungo, e, vedendo un vecchio agricoltore lavorare come uno schiavo nei campi, lo sollevò dal suo gravoso incarico, e diede a Matteo il compito di terminare l'aratura e la semina dei diecimila acri del contadino. Fu così che amò il suo prossimo.
L'ulteriore passo verso la completa devozione al Padre suo era quindi la contemplazione del Creato. Egli decise di osservare dunque il tramonto da una collina lì vicino.
Il rosso del cielo e la discesa dell'astro dorato oltre l'orizzonte lo commossero.
Silenzioso, raggiungeva così la più grande vicinanza a Dio mai provata nel mondo terreno.
'Maestro, ho concluso, ho lavorato fino a farmi sanguinare le mani.' sussurrò una voce alle sue spalle.
Gesù si voltò di scatto. Era Matteo, sporco e zoppicante per il duro lavoro.
Matteo fu trovato il giorno dopo, sul fondo di un alto dirupo, con tutte le ossa rotte e il volto sfigurato da diversi oggetti contundenti.

(M)

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