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venerdì 12 ottobre 2012

Dello Spirito Santo, ovvero del Santo Spiritoso #50

Per festeggiare la cinquantesima storia del buon Gesù questo post non sarà una composizione fantastica, frutto della nostra profonda introspezione spirituale, bensì sarà riportato un versetto di un vangelo apocrifo: 

il Vangelo dello pseudo-Matteo, così chiamato per distinguerlo dall'omoepigrafo canonico Vangelo secondo Matteo, è uno dei vangeli apocrifi, scritto in latino e databile VIII-IX secolo. Viene chiamato anche Vangelo dell'infanzia di Matteo. [cit. Wikipedia]

Esso è una delle fonti più antiche, ma è stato scartato dagli uomini di Chiesa per diffondere il Verbo del Signore a causa dei suoi torni forti.
Narra delle vicende che caratterizzarono l'infanzia del Signore Gesù.

Di seguito, il versetto, originale. Si riferisce ad un Gesù bambino, tra i cinque e gli otto anni. Immaginatelo, quindi, piccolo, con i capelli corti e senza la sua splendida barba.

[29] Con lui c'era la madre.
Improvvisamente, dalla parte contraria, un altro ragazzo, anch'egli operaio di iniquità, si buttò di corsa sulla spalla di Gesù con l'intenzione di schernirlo o fargli del male, se avesse potuto. 

Gesù gli disse: "Che tu non possa tornare sano dalla via sulla quale cammini".
E subito cadde e morì.
I genitori del morto, che avevano visto l'accaduto, esclamarono: "Donde è nato questo ragazzo? E' evidente che ogni parola che dice è vera e spesso si realizza prima ancora che la pronunci". I genitori del ragazzo si avvicinarono a Giuseppe e gli dissero: "Togli Gesù da questo luogo! Non può abitare con noi in questo comune. O, almeno, insegnagli a benedire e a non maledire". Giuseppe si avvicinò a Gesù e l'ammonì, dicendo: "Perché fai tali cose? Sono già molti quelli che si lamentano di te; a causa tua ci odiano e sopportiamo, a causa tua, le molestie degli uomini".
Gesù rispose a Giuseppe, dicendo: "Nessun figlio è saggio se non colui che è stato istruito da suo padre secondo la scienza di questo tempo, e la maledizione del padre nuoce soltanto a quelli che fanno del male".
Si radunarono allora contro Gesù e lo accusarono presso Giuseppe. Al vedere questo, Giuseppe fu oltremodo spaventato, temendo la violenza e la sedizione del popolo di Israele. Ma in quel momento Gesù prese per l'orecchio il fanciullo morto, lo tenne sospeso da terra alla presenza di tutti, e videro Gesù parlare con lui come fa un padre con suo figlio. Il suo spirito ritornò in lui ed egli rivisse. E tutti ne furono stupiti.


(M) 

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