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mercoledì 3 ottobre 2012

Dello Spirito Santo, ovvero del Santo Spiritoso #20

Storia di Gesù e il mistero trinitario
'C'è una cosa che non capisco, mio signore' disse una volta Matteo, comunicando a Gesù un suo dubbio teologico 'cosa significa esattamente che sei figlio, spirito santo, e Dio padre?'
'Dici bene caro Matteo, io sono uno e trino' rispose Gesù, con vanto.
'Ma ciò non mi è chiaro caro Gesù. Questo porterebbe a pensarti come tre persone differenti con tutte le conseguenze che questo comporta al livello dei legami di parentela!'
'Oh no caro Matteo, non devi interpretare questo dogma risalente al primo concilio di Nicea[1] come se asserisse l'esistenza di tre divinità differenti: io sono uno, unico e assolutamente semplice è la mia sostanza, ma comune a tre persone (o ipòstasi) consustanziali e distinte' chiarì, paziente Gesù per esaurire la conversazione.
'Ma questo mi è ben chiaro ma essa conduce a contraddizioni evidenti, cosa vuol dire esattamente che tu sei figlio di te stesso?' continuò Matteo.
'Credetemi: io sono nel padre, e il padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse' disse Gesù autocitandosi[2].
'Mio Gesù io sono fermamente convinto della verità del precetto'
'Lo credo bene, iniziavo a temere che tu fossi un testimone di Geova'[3], rispose Gesù compiendo degli esercizi di riscaldamento per le braccia.
'La mia salda fede nella tua natura trinitaria è incrollabile, mio Gesù,' chiarì Matteo nel fervore 'nondimeno mi chiedevo come dovessi ad esempio interpretare il fatto che lo Spirito Santo si presenta spesso nella forma di una colomba[4], forse essa è una diretta dilatazione del tuo corpo? E se è così, essa risponde ai tuoi comandi?Altrimenti non potrei proprio intenderla come parte della tua persona, e cosa dire poi della tua nascita, saresti così l'unico essere ad aver eiaculato nel momento stesso del tuo concepiment....'

Matteo si risvegliò a parecchi chilometri da Gerusalemme, tra i ghiacciai della siberia e mal ridotto. Il ritorno a casa fu lungo e faticoso e richiedette dieci anni.
Al suo ritorno Gesù lo salutò con una ginocchiata sullo stomaco:
"C'è un momento caro Matteo in cui uno deve arrendersi all'evidenza della fede, e chiudere quella dannata bocca." gli disse.


(E)

[1] Si tratta di un anacronismo, dovuto ai soliti problemi di controllo delle fonti; oltre che uno Spoiler, che svela del resto interessanti risvolti interni alle vicende del cristianesimo.
[2] Giovanni XIV, 11.
[3] I testimoni di Geova, infatti fanno parte di una minoranza cristiana che non crede al mistero della trinità, è chiaro che Matteo non può sapere cosa significhi questa accezione, dal momento che la nascita del movimento dei testimoni di Geova è successivo all'avvenimento quì riportato, ma Gesù invece si, giacchè è onniscente, e può ben dar sfoggio della sua sapienza.
[4] "Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui" Giovanni III, 16.

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