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lunedì 1 ottobre 2012

Dello Spirito Santo, ovvero del Santo Spiritoso. #10

Storia di Gesù e la pianta di fico #2

Gesù si avvicinò ad una pianta, presso le rive del fiume Giordano, ove era stato battezzato pochi mesi prima. Notò, sotto il sole cocente, una pianta di fico.
'Giovane virgulto' esordì 'ringrazio te ed il Padre mio per i doni che mi stai porgendo'.
Pronunciate queste parole di lodi, egli si mosse per godere appieno dei dolci frutti del Signore, grondanti di miele, tentando di afferrarne alcuni.
Tanto erano disposti in alto i frutti, che Gesù saltò a lungo e con fatica per coglierne uno, ma invano.
Quando la sua veste fu bagnata del sudore del suo corpo, egli maledisse il ceppo ingrato e decise che era giunto il momento di metter fine ai suoi giorni.
Non solo additò la pianta sciagurata con furiosa e sacrosanta rabbia come già ebbe fatto in passato [1], ma con calma incaricò Matteo di fargli pervenire una scure dalla lama affilata. Matteo fu molto rapido nel porgergli l'arnese, per questo Gesù ancora irato, lo percosse con tutta la forza che aveva in corpo solo per breve tempo.
Successivamente, colpì la corteccia del secolare tronco con decisione finchè esso cadde a terra senza più vita.
Grande gioia provo Gesù, quando con una vampa appiccò il fuoco alle larghe fronde, prima di aver sputato con decisione sui suoi frutti deprecabili.

(E)

1 Cit. Vangelo di Luca: La mattina dopo tornando in città ebbe fame (Gesù). E visto un fico lungo la strada, gli si avvicinò, ma non trovandovi altro che foglie, disse: "Da te non nasca mai più frutto in eterno!". E subito il fico si seccò. I discepoli nel veder questo, rimasero stupiti ed esclamarono: "Come mai questo fico si è seccato all'istante?". Gesù rispose dicendo loro: "In verità vi dico: se avrete fede e non esiterete, farete non solo come è stato fatto a questo fico, ma quand'anche diciate a questo monte: "Levati di là e gettati in mare", sarà fatto. Tutto ciò che chiederete con fede nella preghiera, l'otterrete".

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